Cattedrale di S. Sabino, VII sec. - XX sec, Canosa di Puglia, |
La Concattedrale nonché Basilica di San Sabino fu edificata in età longobarda tra
il VII e l’VIII secolo per volere del duca Arechi II e dedicata
inizialmente ai Santi Giovanni e Paolo. Fu solo nel 1102 ad
opera di papa Pasquale II, che la stessa cambiò dedicatario, essendo
intitolata a San Sabino, il vescovo canosino vissuto nel VI secolo a stretto
contatto con l’imperatore Giustiniano.
Raffigurazione della Trinità in una delle cappelle della cattedrale, affresco. |
Entrato quindi nell’edificio
sacro, sorvolando sulla simpatica interpretazione iconografica che il pittore
degli affreschi nella cappella cinquecentesca che ospita l’Icona della Madonna
della Fonte, ha dato alla Trinità, raffigurando Dio come il massonico triangolo
con al centro un occhio, sono rimasto estasiato dall’affresco chiaramente di
fattura bizantina, presente sul muro che divide la parte destra del transetto
dalla sacrestia.
Non ricordavo di quell’affresco
e la cosa mi è sembrata molto strana. Non capita spesso di poter ammirare un
dipinto murale bizantino così esteso, per altro raffigurante la Crocifissione.
Non in Puglia almeno. Così, incuriosito da quella meraviglia mai notata,
documentandomi a dovere ho quietato il mio animo nell’attestare che in realtà,
l’affresco è scoperta del febbraio 2013, per cui in un certo qual modo,
mancando dalla concattedrale da almeno un paio d’anni, era giustificabile la
mia ignoranza in materia.
Crocifissione (particolare), XI - XII sec., Cattedrale di S. Sabino, Canosa di Puglia. |
Progetto per la modifica della cupola del Mausoleo di Boemondo, 1908, ACS, Roma. |
Questi però su comando
del Ministero della Pubblica Istruzione, che aveva valutato l’affresco come
pittura rupestre di un periodo decadente, non avente valore storico artistico e
vigente in uno stato di degrado avanzato, concesse l’intonacazione della parete.
Intonacazione che ha portato alla copertura del magnifico affresco sino ai
giorni nostri.
Cantiere per il recupero dell'affresco della Crocifissione, nella Cattedrale di San Sabino a Canosa di Puglia. |
Recuperato in buona
parte, la pittura murale è databile intorno all’XI-XII secolo e raffigura una
crocifissione che, probabilmente era parte integrante di un ciclo di altre
pitture, in cui secondo i documenti visualizzati dal Malcangi, spiccherebbero
due simboli individuabili nel sole e nella luna.
Ad oggi è possibile,
percorrendo la navata laterale della concattedrale, poter ammirare il braccio
destro del Cristo crocifisso, l’Angelo sul braccio della croce, e parte del
popolo assistente al sacrificio; temi e personaggi questi, che rappresentano un
unicum nella pittura bizantina pugliese.
Quindi, l’affresco
della Crocifissione, non fa altro che testimoniare ancora una volta l’importanza
rivestita nell’alto medioevo da Canosa, che nella stessa concattedrale custodisce
perle storico artistiche come la cattedra vescovile di Romualdo ed il pulpito di
Acceptus, entrambi dell’IX secolo, e ancora, come la porta bronzea normanna, di Ruggero di
Melfi.
Acceptus, Ambone, XI sec., Cattedrale S. Sabino, Canosa. |
Romualdo, Cattedra, XI sec. Cattedrale S. Sabino, Canosa. |
R. di Melfi, Porta Bronzea, XII sec. Mausoleo di Boemondo, Canosa. |
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