Costretto a letto per tre giorni, a causa di una febbre altalenante dai 39 ai 40 °C che non mi voleva proprio lasciar andare, ho avuto modo di fare un bel po' di zapping e constatare amaramente una sorta di cambiamento di rotta della tv, su alcuni aspetti.
La televisione vecchio stampo, che si
contraddistingueva per la messa in onda di spettacoli di varietà di tutto
rispetto, negli ultimi tempi, ammettiamolo, ha lasciato spazio ad un nuovo
modo di intendere la tv attraverso un esagerato sentimentalismo. Sentimentalismo
che andando a toccare il punto dolente della nostra società, sembra sempre più
somigliare al modo di fare americano.
Per arrivare al succo del discorso senza troppi
ghirigori, basti trovare le analogie tra le due versioni, quella italiana e
quella americana per l’appunto, del format Extreme Makeover Home Edition, format
che si concentra sulla costruzione di un’abitazione per
una famiglia disagiata o con problemi a carico, da effettuarsi nel limite massimo di una settimana. Che il format debba attenersi
all’originale, volendo è anche cosa auspicabile. Meno lo è, però, che anche il
modo di condurre debba esserne vincolato.
Alessia Marcuzzi, conduttrice della versione
italiana trasmessa su Canale 5, adopera nell’intera narrazione della puntata, - dalla descrizione della famiglia che va ad aiutare, alla costruzione della
dimora, sino alla presentazione finale, - lo stesso sentimentalismo
compassionevole carico di pietà, dispiacere, frustrazione tipico della versione
americana, non senza tralasciare qualche lacrimuccia.
Ma davvero la società di oggi ha bisogno di vedersi
compatita (e tra le righe capita) sul piccolo schermo?
Programmi come Affari tuoi, che ad ogni puntata racconta del
tipico italiano medio che gioca per esaudire un sogno stimato 500.000 euro, su
un susseguirsi di musiche lacrimevoli e visi affranti, sembrerebbero confermare
la malsana teoria.
Ma d’altra parte, la messa in onda di programmi come Avanti
un altro, condotto magistralmente da Paolo Bonolis, in cui nessuno viene giudicato,
privilegiato o compatito e dove non si versano lacrime, se non dalle risate,
lascia credere che non tutto l’intero assetto televisivo si sia modificato in
peggio.
Nessun commento:
Posta un commento