Passeggiando
tranquillamente per il centro di Canosa durante una classica mattinata
soleggiata di fine agosto, trovandomi a transitare dinanzi al portone del
Palazzo Sinesi, una struttura che ospita importanti raccolte di vasi, monili e
reperti antichi, ho ben pensato di farci una capatina furtiva, così da poter
integrare con il mio punto di vista, la svirgolettata su una delle realtà (o almeno dovrebbe essere tale) più concrete della mia terra.
Già qualche ora prima, mi ero piacevolmente trattenuto con una cara amica, nella villa comunale, che era già stata oggetto di una mia osservazione per via delle are, delle steli e dei capitelli lasciati incuranti al degrado ed all'azione vandalica (vedi svirgolettata); quindi non mi sarebbe dispiaciuto trovar la controprova alla mia idea di fondo per cui, in linea di massima, il nostro stato non sa valorizzare l'arte che custodisce.
Per chi non fosse habitué
del mio paese di origine, è giusto spiegare che (e cito come da fonte):
Palazzo Sinesi è un edificio privato del XIX secolo, di proprietà del Ministero dei Beni Culturali, destinato dal 1994 a spazio espositivo per mostre tematiche e temporanee. È la sede della Fondazione Archeologica Canosina e sede di supporto della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Puglia. Il palazzo non è una vera e propria sede museale, ma ospita, assieme all’esposizione permanente di una collezione privata di ceramiche canosine e daune, mostre tematiche temporanee, l’ultima delle quali si occupa di Canosa in età romana. La creazione di questa sede espositiva vuole anche sensibilizzare il pubblico sulla drammatica dispersione di materiale archeologico locale a causa di saccheggi e immissioni clandestine di reperti nel mercato antiquario.
Palazzo Sinesi è un edificio privato del XIX secolo, di proprietà del Ministero dei Beni Culturali, destinato dal 1994 a spazio espositivo per mostre tematiche e temporanee. È la sede della Fondazione Archeologica Canosina e sede di supporto della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Puglia. Il palazzo non è una vera e propria sede museale, ma ospita, assieme all’esposizione permanente di una collezione privata di ceramiche canosine e daune, mostre tematiche temporanee, l’ultima delle quali si occupa di Canosa in età romana. La creazione di questa sede espositiva vuole anche sensibilizzare il pubblico sulla drammatica dispersione di materiale archeologico locale a causa di saccheggi e immissioni clandestine di reperti nel mercato antiquario.
[Fonte: viaggiare in Puglia]
Palazzo Sinesi a Canosa. |
Con tali premesse
quindi, mi sarei dovuto aspettare di riscontrare nel palazzo attenzioni
particolari volte alla tutela ed alla valorizzazione di quanto abbiamo da
offrire, dato lo scopo primario della sua fondazione; devo ammettere per altro
che ci ero stato da piccolo per mia volontà – già, ero un bambino strano, mi
piaceva l’arte e andavo per musei e biblioteche – e allora non mi era parso
affatto mal tenuto o mal gestito. Cosa
confermatami dal virtual tour dello pseudo – museo, che è possibile fare sul
sito Virtual Tour.
Però, purtroppo, lo spettacolo che si è presentato oggi ai miei occhi, è stato ben diverso da quanto credevo: entrando mi sono imbattuto in un atrio ospitante vasi antichi e suppellettile, lasciato in balìa di se stesso, non sorvegliato da telecamere o custodi di alcun tipo. E ancora, in bella vista, cartoni da imballaggio e polvere e scope nascoste dall’anta del portone; la stessa che viene lasciata spalancata nonostante l'atrio ospiti un affresco romano, che sicuramente non merita ogni sorta di aggressione climatica che ne può scaturire da simili scellerate decisioni.
Vaso appulo, ritrovato nella Tomba Varrese a Canosa di puglia. |
Dopo aver visto ciò e
aver fotografato, ho preferito andare via. E vi dirò di più! Azzardo nel dirvi
che non mi stupirei se qualcuno un bel dì arrivasse di tutto punto con un
martello, squarciasse le vetrine e facesse incetta di ogni bene; che tanto, con
la scarsa attenzione di cui gode il sito, ogni reperto è ben che espatriato
illegalmente prima che qualcuno se ne accorga.
Capisco che non sia un
museo ufficiale Palazzo Sinesi, così come ammetto di essermi fermato solo all'entrata senza esser salito ai piani superiori, probabilmente meglio amministrati. Ma signori miei, quant'è vero il detto che spesso sono le prime impressioni quelle che contano? E dico ciò in quanto, proprio perchè Palazzo Sinesi è la realtà più concreta testimoniante il valore di Canosa quale città archeologica più importante della Puglia, dovremmo curarlo nel minimo dettaglio e spenderci dietro energie ed investimenti.
Perché per tenerci stretti quei pochi turisti che si presentano alla nostra porta, dovremmo accogliere loro con un "tappeto rosso", un "buongiorno - good morning - guten morgen - bonjour" e non con il silenzio catacombale del menefreghismo e cumuli di polvere tenuti su da una scopa ormai inutilizzabile.
Situazione attuale e allestimento dei reperti archeologici |
salve, sono una laureanda in Archeologia e sto seguendo una tesi sui percorsi museali. sa dirmi se la situazione è cambiata a Palazzo Sinesi?
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EliminaHelllo nice post
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