Sorprendentemente,
mi capita non di rado che qualche amico e seguace di Svirgolettate, mi segnali
un articolo o un evento che in qualche modo possa spingermi a raccogliere le
idee ed enunciare le mie considerazioni a riguardo.
Particolarmente
curioso è stato quanto accaduto nel corso delle ultime 24 ore, poiché Leonardo
e Roberto, a differenza di poco tempo, hanno pubblicato sulla mia bacheca di
Facebook, due differenti articoli, entrambi però aventi due oggetti in comune: l’arte
e il mercato legato ad esso.
Scrutando e
leggendo i due suggerimenti, per quanto sia rimasto piacevolmente colpito
dall’articolo postami da Leonardo, che analizzava nel dettaglio il progetto MAI di Marina
Abramovic, artista della quale ho già discusso per la sua performance al MoMA
nel 2010, The Artist is Present, mi ha
letteralmente divorato dalla curiosità l’imbeccata di Roberto circa una giovane
bambina, artista affermata e quotata già all’età di sei anni.
La piccola Aelita Andre all'opera. |
La bambina
australiana di genitori russi, rivela già dal suo nome un’eleganza non
indifferente: Aelita infatti è uno dei primi kolossal sovietici degni di nota;
film muto fantascientifico del 1924, diretto da Protanazov, su storia di
Tolstoj. E già il suo nome lascerebbe intendere il forte senso di attaccamento
alla terra dei due emigranti russi in Australia, dove la piccola avrebbe, su
direttiva del padre, intrapreso la carriera di pittrice –inconsapevole – già
dall’età di 9 mesi.
Aelita Andre, che oggi ha sei anni – è nata nel
2007 – da cinque dipinge quadri dal gusto estremamente pollockiano e nel
complesso astratto, equilibrati nel colore e nella composizione, un pugno di
caos colorato sulla tela vergine. Una passione, quella della piccola, nata
casualmente seguendo l’orma della mamma, pittrice anch’essa e spinta sino
all’estremo da suo padre, che già dalle sue prime opere, aveva carpito le
potenzialità della piccola.
A. Andre, Asteroid, 2010, pittura su tela. |
Lo stesso, che ha
fortemente permesso che la piccola potesse esporre le sue opere in giro per il
mondo, alimentando attorno al mito della bambina enfant prodige, un mercato
dell’arte non indifferente né sottovalutabile: basti pensare che i dipinti di
Aelita, sono quotati tra i 5.000 ed i 150.000 dollari e ad oggi vengono esposti
in gallerie di tutto rispetto e partecipano a mostre rinomate in tutto il
globo.
Per un piccolo
excursus storico-artistico della piccola Aelita, al fine di poter dimostrare
quanto appena asserito, basta segnalare che la bimba ha goduto di una notevole fortuna
critica, esponendo ad Hong Kong nonché in Australia a Melbourne nel
2009 e nel 2010; alla Biennale di Chianciano ed all’Agora
Gallery di New York nel 2011 e nel 2012; ed ancora a Melbourne ed
alla Biennale di Londra, nel 2013.
Considerato quindi accertato
che l’arte della pittrice naviga i diversi mercati dell’arte, provando a
cercare quel quid che ha permesso il suo clamoroso successo, esso sicuramente
non è individuabile in una qualunque sorta di talento: definire l’operato
della piccola pittrice con l’aggettivo talentuoso, risulterebbe infatti
alquanto azzardato, considerando che, come già dichiarato da diversi critici e
giornalisti che hanno trattato l’argomento, la bambina in fondo non fa altro
che eseguire quanto la maggior parte dei bambini fanno in presenza di un foglio
bianco: prendere il colore e lasciarlo andare, scarabocchiare, e creare figure
indistinte senza la minima idea compositiva; anche quando alla fine, come
anzidetto, l'opera sembra costruita ad hoc: ma questo è sempre, solo un caso
fortuito.
In fondo Aelita è
solo una bambina; probabilmente sarà solo il tempo a rivelarci se quelli che
oggi sono l’istinto e la voglia di esprimersi della piccola artista, (che
per certi versi ricorda molto la storia già raccontata di Pamela Bianco, enfant
prodige degli Anni Venti), domani saranno individuabili in un talento innato ed
in una professionalità encomiabile.
Intanto,
nell’attesa di poter verificare quanto presupposto, invito a guardare i suoi
Artworks, sul suo sito ufficiale: http://www.aelitaandre.com.
ma per cortesia...
RispondiEliminaVery nicce blog you have here
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