Se l’idea che, nel lontano 1863, la donna rappresentata ignuda nel Dejeuner sur l'herbe di Manet,
attorniata da due baldi galantuomini vestiti, procurasse uno scandalo enorme
nel rappresentare una donna in carne ed ossa e non la raffigurazione di una
divinità o di un essere mitologico, è proprio perseguendo questa scia di
concettualità ed innovazione, che diviene facile comprendere come la
raffigurazione dei peli pubici della donna ritratta da Modigliani nel Nudo sdraiato del 1917, portasse agli stessi dissapori.
Tale conferma è riscontrabile in una chicca datata 1913, quando sul
giornale Il Veneto, in data 18
dicembre, tra gli articoletti dedicati all’arte, ne spuntava uno alquanto
singolare, che ridimensionava la fino ad allora permissiva accettazione della
nudità eterea delle divinità ritratte nei secoli d’oro della storia dell’arte.
L’articolo, il cui titolo lasciava presagire già parole dure di
condanna: Quadri del Correggio immorali!
Riproduzioni ritirate dal commercio, denunciava l’immoralità con cui si era
deciso di riprodurre su cartolina la Io
abbracciata da Giove.
Pare che il dipinto del XVI secolo, raffigurante la ninfa dalle
morbide carni e l’espressione arresa dopo la fuga inutile da Giove (che,
tramutato in nebbia, riuscì a rapirla a sé), destasse così tanto scandalo
proprio per quelle carni così vere e delicate che da sempre hanno reso
Correggio artista immortale, tanto da indurre l’Amministrazione dei Musei del
Regno, responsabile di aver permesso la riproduzione della cartolina, a ritirare
dal commercio la suddetta.
L’articolo si chiude con il rivango di un episodio analogo accaduto
qualche anno prima, che aveva avuto come protagonista il dipinto Gioco tra le onde di Bocklin, la cui
nudità della bagnante non fu giudicata però così immorale, a dimostrazione
delle buone intenzioni di una società che dava spazio all’evoluzione mentale,
ma così lentamente da riprenderselo
quando si provava ad andare un po’ più in la.
Articolo di giornale che riporta la notizia per cui la Io del Correggio, sarebbe un'opera immorale. |
Correggio, Giove e Io, 1532, olio su tela, Kunsthinstorisches Museum, Vienna |
Nessun commento:
Posta un commento