venerdì 15 marzo 2013

Fuksas VS Desideri: meglio la Nuvola o la Stazione Cavour?


Progetto di M. Fuksas, Nuvola (Centro Congressi Eur)
La perfezione in Architettura staanche nello sposare funzionalità ed estetica senza perdersi in inutili fronzoli. A meno che questi inutili fronzoli siano così tanto originali da comportare una tacita accettazione in virtù dell’innovazione che trascinano con loro.

Traslando il discorso fatto ad una città in continua evoluzione come Roma, è possibile riscontrare tale affermazione nella concretizzazione del progetto di Massimiliano Fuksas, l’architetto romano che ha disegnato il futuro Centro Congressi nel cuore dell’Eur, che conterrà i 1850 posti dell'auditorium e tutti i servizi annessi.

Tra rivestimenti ed impalcatura esterna,
la Nuvola peserà intorno alle ben 5.500 tonnellate e sarà collegata con scale mobili e 17 passerelle all'ambiente che la ospita: questo surplus è dovuto alla necessità di rispettare le norme antincendio vigenti a livello europeo. Guardando inoltre al progetto, il Centro Congressi sarà tenuto su da tre piedi metallici, mentre i servizi igienici saranno contenuti nel parallelepipedo in vetrate scure che fa da “protezione” alla struttura dalle aggressioni climatiche e da “offuscatore” di un panorama decisamente poco omogeneo alla struttura.

Modellino digitale del progetto di M. Fuksas de' La nuvola. 

All'esatto antipodo del quartiere mussoliniano, la zona Tiburtina ospita una struttura che per alcuni versi strascica il senso modernistico delle idee fuksasiane. Ma solo per alcuni versi, perché la stazione, che porta il nome di Camillo Benso Conte di Cavour, offrendo il perfetto connubio tra funzionalità ed originalità, a differenza della Nuvola, non sfora in un barocchismo esagerato, rimanendo comunque elegante nella sua struttura semplicistica.

P. Desideri, Stazione Cavour a Tiburtina, interno. 
La nuova stazione, progettata dello studio romano ABDR Architetti Associati, con capogruppo Paolo Desideri, professore di progettazione presso la facoltà di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre, è composta da un piano a ponte lungo 300 metri e ad un'altezza di 9 metri sopra i binari, contenente biglietterie, servizi, bar, negozi e ristoranti, che collega i quartieri Nomentano e Pietralata, storicamente separati dalla ferrovia.
La galleria-ponte è rivestita da una grande superficie di cristallo sostenuta un'orditura di montanti di acciaio.

Analizzando il progetto, a differenza de La Nuvola, che sceglie di ergere il Centro nel fluttuare dell’aria solo per mero estro, le sale sospese della Stazione Cavour, hanno specifica funzionalità: essendo parte integrante di una stazione che accoglie ben 21 binari, sono sospese a pochi metri dal suolo affinché non risentano delle vibrazioni sismologiche provocate dal transito dei treni, permettendo così il normale svolgimento delle attività in un clima di armonia e tranquillità.

Progetto tridimensionale di P. Desideri, della Stazione Cavour a Tiburtina

Fuksas VS Desideri: barocchismo ed estro  VS eleganza e funzionalità: due facce della stessa medaglia, complementari ed opposte tra loro a definire per assurdo il nuovo modo di concepire l'Architettura Contemporanea.

1 commento:

  1. La nuova stazione Tiburtina di Desideri è un ammasso di elementi disomogenei, di materiali che non dialogano tra loro, è un goffo tentativo di imitare architetture internazionali a cui, chiaramente, Desideri non riesce ad arrivare.
    A me pare molto più goffa e barocca della Nuvola, che usa tre materiali e due forme.

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