martedì 1 ottobre 2013

Terry Rodgers ed il ritratto malsano dell'alta società americana

Da buon disoccupato laureato qualche sono, tra una candidatura telematica al peggior lavoro in circolazione ed un caffè con gli amici volto a suggellare speranzose collaborazioni per progetti più svariati, in qualche piovosa mattina di questo inizio autunno pugliese, mi son ritrovato spesso a fare zapping con il telecomando, sperando di incappare in programmi che avessero in qualche modo potuto indirizzarmi verso nuove idee lavorative, o almeno, spronarmi verso nuovi argomenti per il blog.

Il cast di Gossip Girl
Sicché, focalizzandomi su un telefilm americano trasmesso in replica sulle reti minori, tale Gossip Girl, ho avuto modo di rimanere esterrefatto dalle analogie evidenti tra il suddetto ed alcune opere che avevo avuto modo di poter visionare casualmente su internet.

Il telefilm che ad ogni puntata apre ad un prologo che lascia sostanzialmente presagire la trama, (“Buongiorno abitanti dell'upper Est Side, sono Gossip Girl la vostra sola fonte di notizie sulle vite scandalose dell’elite di Manhattan!”), è incentrato sullo svolgimento della vita sociale della New York bene, raccontata attraverso l’evidenza di rapporti ipocriti, il consumo di alcool e droga, e la costante abitudine di lasciarsi andare alla lussuria ed alla libidine più sfrenate.

T. Rodgers, Encryption of refracted beauty, 2008, olio su lino, collez. privata
Uno spaccato dell’alta società americana, quanto detto, che in ambito artistico viene ben raccontato da Terry Rodgers, un pittore che nelle sue tele, descrive alla minuzia lo sperpero e la ricchezza dei giovani figli delle famiglie più potenti, inseriti in scenari da favola quali piscine all’aperto, grandi saloni ed appartamenti adibiti a festa.

Terry Rodgers, nato nel 1947 a Newark in New Jersey e cresciuto a Washington nel Distretto di Columbia, è un pittore da sempre affascinato dal cinema e dalla fotografia, fattori questi, che, hanno decisamente influenzato il suo stile, come ben visibile dai suoi dipinti; uno stile incentrato su una resa realistica dell’anatomia, delle espressioni corporee e della gamma cromatica.

T. Rodgers, The veil of Refracted Inferences,
2010, olio su tela, collezione privata.
Infatti, volgendo un occhio critico ai suoi dipinti, questi spesso indagano sulle relazioni personali e familiari dei diversi protagonisti, dislocati in ambienti esterni diurni o notturni, o tra mura coperte da dipinti e ritratti e tende sfarzose, sui quali si appoggiano mobili di ottima fattura.

Tali modelli, solitamente non interagiscono tra di loro, anzi sembrano vivere una sorta di vacuità dell’animo, secondo cui ogni loro interesse sarebbe volto al sano divertimento anziché all’individuazione di un sano e corretto modello di vita: i loro sguardi nel vuoto, le loro espressioni sensuali, arroganti e altere, le loro azioni scialbe, volgari e  prive di dignità ben son valse la fortuna critica del pittore, che ha saputo raccontare la malsana società del suo tempo, nei minimi dettagli.

T. Rodgers, Lux Perpetua, 2013, olio su lino, collezione privata.
Ma nella negatività di quanto raccontato, è pur sempre riscontrabile una sorta di scusante, che rende umani i suoi personaggi. Perché per un giovane rampollo, non è sempre facile vivere il nome che si porta, quindi spesso è quasi un’induzione istintiva cadere nel baratro della perdizione e del peccato: la voglia di ritrovarsi tutti insieme per dimenticare le angosce con lo champagne, con i riti orgiastici o usando droghe, riflette la fragilità dell’animo di quelle persone che non riescono a farsi accettare per quello che sono, ma solo per quello che hanno. E chi vive le gigantesche tele di Rodgers questo lo intuisce, perché magicamente viene risucchiato dal vortice della frenesia sino a diventare spettatore di quel party, ma quasi anche un partecipante.  

Sul piano espositivo, Terry Rodgers ha avuto modo di affermarsi sullo scenario mondiale, mostrando le sue tele in gallerie rinomate: già nel 2005, tre delle sue tele  furono allestite alla Biennale di Valencia. E a seguire, i suoi dipinti sono stati ammirati a Bruxelles, Amsterdam, Zurigo e Milano, New York, Los Angeles, Atlanta e Chicago, Monaco, Essen, Rotterdam, Berna.
Per una visione completa dell'autore quindi, invito a visualizzare il suo sito internet: http://www.terryrodgers.com/, che oltre alle sue magnifiche tele, contiene sezioni video e fotografiche che ben raccontano il suo studiato operato.

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