Tra le personalità più intelligenti
ed eclettiche che io conosca, configura Leonardo Mangini, figura
pragmatica e poliedrica dal profilo geniale.
Laureando in Giurisprudenza presso
l’Università degli Studi di Bari, Leonardo attualmente ricopre la carica di
segretario (a livello locale) presso il Rotaract ed il ruolo di amministratore
di Wikipedia.
Inoltre il suo talento da
scrittore, in passato, gli ha permesso di collaborare alla stesura di articoli
per la testata di carattere generale Diritto di Critica, e tuttora lo
vede redattore del giornale Il Campanile, bimensile della città in cui
vive, Canosa di Puglia, e di alcuni siti sempre a carattere locale, uno fra
tutti I love Canosa.
D: La qualità del tuo curriculum
ti mostra una persona attenta alla cultura ed alle problematiche dei tuo paese.
Ciò nonostante sei iscritto presso la Facoltà di Giurisprudenza. Questa
dicotomia tra formazione giuridica e passione letteraria come si sposa nella
tua vita di tutti i giorni?
Di cosa tratti abitualmente nei
tuoi spazi?
R: “Di tutto un po'”. Ora non so,
non starebbe a me dirlo, ma da bambino ero un attento osservatore. Anche
abbastanza “puntiglioso”, usando un eufemismo. Così ho continuato,
effettivamente, e ho applicato nel mio percorso questa “peculiarità” (a volte
pregio e a volte difetto, ma sono fatto così). Non faccio mistero di essere un
fuoricorso universitario, ma non per necessaria pigrizia. Nel mentre, ho
accumulato un pochettino di esperienza e svariati interessi. Distrazioni utili.
Onestà per onestà, diventare giurista non è la mia massima aspirazione, ma
confido di scrivere una tesi decente.
D: Anche nel privato, riservi
parte del tuo tempo alla scrittura. Oltre ad amministrare Wikipedia, gestisci
il tuo blog personale, Sciccherie (Vedi qui)
in cui analizzi i diversi aspetti della società in cui viviamo, spaziando dalla
politica alla musica, dal costume allo spettacolo. Da dove nasce l’esigenza di
crearsi uno spazio per discutere di tutto quello che ti salta agli occhi?
R: Lo scrissi nel mio primo post
sul blog, nel 2009. “Sono convinto ci possa essere qualcuno tra i miei amici e
conoscenti in grado di condividere e obiettare sui miei punti di vista. Di
discutere, insomma. Ammetto di averne un bisogno psico-fisico”. E poi,
ovviamente, uno sfogo personale è necessario. Non siamo androidi.
D: Il fil rouge che unisce
questa e le altre interviste è la domanda sul rapporto con il territorio.
Sono del parere che il
territorio formi, motivi, educhi e plasmi in qualche modo alcuni lati del
carattere di una persona. Quanto ha inciso sul tuo essere, la terra in cui sei
nato e hai vissuto? Qual è il rapporto che vivi con il paese in cui risiedi?
R: Odi et amo. Continuo.
Verissimo: famiglia e terra impartiscono una forma mentis difficile da
rinnegare in seguito. Sono stato un forte sostenitore della crescita del mio
territorio. Bellissimo, fantastico, unico. Ma carente e ancora
(volontariamente) ignaro, lassista delle proprie potenzialità.
E, purtroppo, sorgono occasioni in
cui la grettezza generalizzata schiaccia spesso tentativi di sviluppo. Vorrei
che chi vada fuori a studiare o lavorare debba prima o poi tornare, per dare un
po' di lustro e sostanza alla propria casa, senza abbandonarla del tutto. Non
bisogna mai dimenticare le proprie origini. Ma in molti l'hanno già fatto.
D: Chi segue già la rubrica Giovani
Talenti, ricorderà della mia domanda rivolta a Marco Ricatti, circa la
vostra idea di istituire una stazione radiofonica nella vostra terra di
residenza.
Infatti, con Marco e Gigi
D’Aquino, da qualche tempo state cercando di concretizzare un progetto, volto a
creare un nuovo spazio radiofonico nel Nord Barese.
Quali saranno le novità che pensate
di apportare nel vostro spazio, qualora, - ve lo auguro - doveste riuscire nel
vostro intento?
R: In proposito, già questa è una
“strada”. Cerchiamo qualcosa di fresco ed unico, senza prefissarci programmi
particolari od intenti spregiudicati. L'ambizione? Cercare di muovere un po'
una realtà che non merita di defungere. Siamo abbastanza consci dei nostri
mezzi e delle nostre singole caratteristiche. Dobbiamo solo credere in quello che vogliamo realizzare. Il resto
vien da sé.
D: Il tuo futuro apre a due
strade: una volta alla carriera giuridica, l’altra volta a perseguire il tuo
talento. Quale ti auspichi di seguire?
R: “La seconda che hai detto”
(cit.). Senza dubbio.
Intervista di Antonio, Dario Fiorini
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