Gli storici sono tutti
concordi nell’affermare che Adolf Hitler fosse un appassionato d’arte come
pochi, tanto da cercare di accumulare sotto la sua figura, il numero più alto
possibile di opere d’arte da destinare alla futura galleria del Terzo Reich,
una volta finita la guerra.
A. Bocklin, Isola dei Morti, 1883, olio su tela, Museo d'Arte Moderna, Berlino |
Hitler appassionato d'arte, collezionava dipinti. |
che dava adito a pensieri filosofici marci che vedevano nei dipinti di arte contemporanea, l’esempio lampante di arte degenerata: discostandosi da una visione prettamente accademica, tali opere erano quindi da eliminare, perché testimonianza di un’arte ormai alla deriva, lontana dai canoni del bello, nonché dalle idee propagandistiche del regime dittatoriale.
Un preambolo questo,
che meglio spiega il ritrovamento di più di 1500 opere d’arte in un
appartamento a Monaco di Baviera; ritrovamento datato al 2011 ma ufficializzato
solo in questi giorni dal settimanale Focus.
A quanto detto dal
giornale infatti, i dipinti sono da considerarsi tra i sequestrati durante la
dittatura del Furer: a testimoniarlo è la schedatura di oltre 300 opere,
che risultano essere state catalogate dai nazisti come arte degenerata da
distruggere.
Dipinto di Picasso ritrovato a Monaco |
Ma il suo ritrovamento
non è stato casuale. Infatti, l’appartamento nel quale erano custodite le opere
d’arte, - nascoste dietro delle dispense colme di barattoli di fagioli e cianfrusaglie - appartiene a Cornelius
Gurlitt, figlio del gallerista Hildebrand Gurlitt, uno dei più grandi
collezionisti dell’era nazista.
Cornelius Gurlitt |
La polizia, con l’aiuto
di esperti, sta ancora finendo di classificare i dipinti, cercando di
ricostruire la storia di ognuno di essi ed individuando quali e quanti dipinti
siano già stati venduti dal signor Cornelius Gurlitt; dalle indagini effettuate
pare infatti che per far fronte a diverse spese, il signore avesse già venduto alcune
opere presso diverse case d’asta.
Intanto tra i titoli già ufficializzati, compaiono "Don Chisciotte e Sancio Panza" di
Honoré Daumier, "Riders on the Beach" di Max Liebermann, "Studio
di una donna nuda, in piedi", "Braccia alzate", "Le mani incrociate sopra la
testa" di Auguste Rodin, "Bambini a tavola" di Otto
Griebel, "Santa Giustina in Pra della Valle" di Antonio Canaletto, "Ritratto maschile" di Ludwig Godenschweg, "Coppia" di Hans
Christoph, "Mother and Child" di Erich Fraass, "Coppia in un
paesaggio" di Conrad Felixmueller, "Veduta della valle della
Senna" di Theodore Rousseau, "Monk" di Christoph Voll,
"Tram" di Bernhard Kretschmar, "Thinking Woman" di Fritz
Maskos, "The Master Exploder Hantsch" di Christoph Voll, "Nudo
femminile" di Ludwig Godenschweg, "Donna seduta / donna seduta in
poltrona" di Henri Matisse, "Donna Velata" di Otto Griebel,
"Girl a tavola" di Wilhelm Lachnit, "Dompteuse" di Otto
Dix, e "Nudo maschile" di Bonaventura Genelli.
M. Beckmann, Il domatore di leoni., dipinto ritrovato a Monaco. |
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