lunedì 16 dicembre 2013

30 città artistiche da visitare: BERGAMO, MILANO, VERONA, VENEZIA e TORINO (1/6)

Scegliere i buoni propositi per l’anno che verrà non è mai cosa facile. Sino a l’anno scorso, puntualmente verso l’ultimo dell’anno stilavo il decalogo delle cose che mi sarei auspicato di fare; puntualmente però, durante l’avanzare dei mesi, molti dei presupposti si perdevano per la strada, dimostrando così come fosse molto teorica e poca pratica ogni mia ambizione.

Ragionando sui buoni propositi di quest’anno, ho deciso di lasciarmi andare all’imprevedibilità della vita, dato che qualunque cosa accada, puntualmente questo è un fattore da tener conto in modo concreto: l’imprevedibilità di un evento o un’azione può rimettere sempre le tutto in gioco e cambiare le carte in tavola all’ultimo minuto.

Così cambiando totalmente la visione d’insieme, ho trovato simpatica e soprattutto stimolante, l’idea di stilare il catalogo delle trenta città italiane che consiglio di visitare, augurandomi altresì di poter avere modo di godermi anche io, quelle in cui ancora non ho avuto modo di soggiornare.
È chiaro che trattandosi di svirgolettate, non starò a spiegare per filo e per segno cosa va visitato anziché no: tratterò una breve panoramica della città, segnalando i monumenti ed i musei incisivi di quella realtà.


La prima città che vi segnalo è Bergamo.

Per quanto anche la città bassa abbia i suoi perché è sia una realtà affascinante a dir poco, è la città alta a custodire quasi tutte le bellezze artistiche della città. In merito, ho avuto modo di segnalare ognuna di esse nella svirgolettata specifica Bergamo, scrigno prezioso di arte; qui mi limito a segnalarvi assolutamente di visitare la Basilica di Santa Maria Maggiore, la Cattedrale di Sant’Alessandro, la Cappella Colleoni, il Battistero e il Palazzo Nuovo (tutti affaccianti alla stessa piazza), e ancora la Chiesa di San Michele al Pozzo Bianco contenente affreschi di Lorenzo Lotto e l’Accademia Carrara. Per maggiori chiarimenti, rimando alla svirgolettata già scritta. 


Piazza del centro storico di Bergamo, panoramica.

La seconda città che merita di essere visitata è Milano.


Castello Sforzesco, XV secolo, Milano. 
La caratteristica sconcertante di Milano, al pari di grandi metropoli come Colonia, è la compresenza di realtà medievali e contemporanee nello stesso contesto: così nella meravigliosa Piazza Duomo e Piazza San Babila, il Duomo gotico fiammeggiante e la piccola chiesetta vengono incastonati in complessi strutturali degli ultimi due secoli, creando magie di volumi e colori.

Duomo di S. Maria Nascente, 1386 - 1892, Milano.
Sottintendendo che i due edifici ecclesiastici vanno visitati, procedendo verso la zona castello, meritano attenzione speciale il Grande Museo del Duomo, la Pinacoteca di Brera ed il Museo del Palazzo Poldi Pezzoli, che presentano opere d’arte medievali e moderne di artisti che hanno segnato la storia dell’arte italiana. E quindi il Castello Sforzesco con l’Arco Trionfale in Piazza Sempione e il complesso di Santa Maria delle Grazie, nel cui refettorio è possibile ammirare il Cenacolo di Leonardo.


Leonardo da Vinci, L'Ultima Cena, 1494 - 1498, affresco, Refettorio di S. Maria delle Grazie, Milano.

Terza città da me consigliata è Verona.

Palazzo Cappelletti, Balcone "di Giulietta",
Verona
Una città come Verona non può essere racchiusa in un elenco scarno di monumenti da visitare, per cui onestamente mi riprometto (oltre che a visitarla) a scrivere quanto prima una svirgolettata ad hoc. Ad ogni modo, cronologicamente parlando, per il periodo romano segnalo ovviamente l’Arena, il terzo anfiteatro per dimensioni più grande in Italia (ma il meglio conservato); ancora le tre porte romane Leoni, Arco dei Gavi e Borsari e infine il teatro romano del I secolo d.C.

Per il periodo medievale e moderno meritano di essere ammirati la romanica Basilica di San Zeno ed il Duomo di Santa Maria Matricolare, il Castello Scaligero e le piazze gremite di palazzi signorili come Piazza dei Signori e Piazza Erbe. Non posso mancare di citare la curiosa tappa al balcone del Palazzo che per convenzione si crede essere appartenuto alla Giulietta protagonista della celebre tragedia shakespeariana: Palazzo Cappelletti (tecnicamente a Verona non esisteva la famiglia dei Capuleti, ma dei Cappelletti) sorge nei pressi dell’ultima citata Piazza Erbe, che ospita anche il palazzo che fu dei Montecchi.

Arena, 30 d.C., Verona.  

Quarta città da visitare, rimanendo in pieno tema shakespeariano è  Venezia.

A. Contino, Ponte dei Sospiri, 1600, Venezia. 
Venezia, la patria della pittura tonale di Giorgione e Tiziano, la capitale del commercio marittimo e la città sul mare per antonomasia, presenta musei ed architetture di ogni epoca e stile che sarebbe un peccato tralasciarne anche solo una: purtroppo in questa sede segnalerò le più importanti.

Innanzitutto non si può esulare dal visitare Piazza San Marco, al cui centro si erge imponente nei fasti dei suoi archi e delle sue cupole bizantineggianti la Basilica omonima. Sulla stessa piazza, a sinistra della chiesa è sito il Palazzo Ducale che ospita anche il Museo, la cui facciata da allo sfortunato Campanile di San Marco, costruito nei primi anni dell’XII secolo, restaurato nel XV e crollato per poi essere interamente ricostruito nel 1902.

J. Pollock, Occhi nel calore, 1946,
olio su tela, Guggeenheim, Venezia.
A pochi passi il Ponte dei Sospiri, mentre su tutta la laguna è possibile ammirare i diversi palazzi signorili e gli edifici ecclesiastici al cui interno sono custodite perle artistiche di notevole spessore: tra queste meritano menzione speciale la Basilica di Santa Maria della Salute, la Chiesa del Redentore e la Chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari.
In ambito contemporaneo va ricordato l’evento della Biennale, esposizione artistica che coinvolge la città ogni due anni e la Peggy Guggenheim Collection sul Canal Grande, museo di arte contemporanea che raccoglie opere dei più grandi artisti contemporanei del mondo.


Panoramica di Piazza S. Marco a Venezia.

Quinta città artisticamente di notevole spessore è Torino.

A. Antonelli, Mole,
1863 - 1889, Torino
Capitale del Regno Sabaudo e prima del Regno d’Italia dal 1861 al 1865, Torino non possiede grandi testimonianze medievali per via del riassetto urbanistico voluto dai regnanti nel XVII secolo: in uno sguardo d’insieme però risulta interessante al fine di poter inquadrare lo stile architettonico torinese, visitare la Chiesa di San Domenico, il Duomo e la Casa del Pingone con tanto di torre.

In epoca moderna però Torino offre disparate e regali esempi di architettura, nonché realtà museali straordinarie: nell’ultimo caso all’interno della Mole Antonelliana ha sede il Museo Nazionale del Cinema; ancora sono molto suggestive la collezione di opere d’arte presente nella Galleria Sabauda e le testimonianze archeologiche del Museo Egizio.

P. Fenoglio, Casa Fenoglio Lafleur, 1902.
Sul piano architettonico vanno ammirati la già citata Mole ed i palazzi reali che sorgono nella città e nel circondario, come il Palazzo Reale, la settecentesca Palazzina di caccia di Stupinigi, i Castelli di Moncalieri e di Racconigi e non ultima la Reggia di Venaria.
Citazione speciale meritano i palazzi e le strutture in stile Liberty del XIX e XX secolo, che con la loro ricercatezza e la resa sublime dei loro intarsi hanno contribuito a fare di Torino, la capitale del Liberty italiano.

F. Juvarra, Palazzina Reale di Stupinigi, 1729 - 1754, Torino 

2 commenti:

  1. Accattivante reportage fotografico! Di sicuro, tutta l'Italia è perfetta per una vacanza interessante. Ogni regione ha qualcosa di accattivante da offrire.

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  2. Senza orma di dubbio! Infatti nella serie di post che presento ho cercato di integrare quasi tutte le regioni. Ovviamente ho dovuto dare spazio a regioni come Toscana, Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, che presentano realtà artistiche non indifferenti a discapito di altre come Abruzzo, Molise o Calabria.
    Sicuramente più in là però avrò modo di analizzare anche le regioni che non ho avuto modo di toccare, sperando di sorprendermi e di sorprendere.

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