mercoledì 11 giugno 2014

Martin De Pasquale ed il suo mondo fantastico: quando Photoshop diventa arte fotografica

Martin De Pasquale, mangiato
da una mela. 
Classe 1988, Martin De Pasquale è uno studente argentino – di Buenos Aires – che ha fatto dell’utilizzo di Photoshop il suo biglietto da visita. Infatti le sue fotografie photoshoppate ad arte, hanno avuto effetto virale sui social network più diffusi nel globo – Facebook, Twitter e Pinterest su tutti – riscontrando anche una critica positiva sia sul piano artistico che tecnico.

Sicuramente la peculiarità delle immagini modificate dall’artista in erba è la forte connotazione macabra e surreale che le contraddistingue: infatti nella maggior parte degli scatti rivisitati, predomina un senso marcato di distorsione angosciante della realtà; uno sfociare continuo nell’illusione e nel surrealismo, che rendono paradossalmente gli scatti così credibili da sembrare delle vere e proprie istantanee non ritoccate.



Martin De Pasquale,
preso da un attacco di fame.
Martin De Pasquale, si spoglia di se stesso
dopo una corsa rigenerante

Martin De Pasquale, cavalca il suo cane gigante
Un surrealismo che ricorda molto Magritte, Kahlo e Dalì nelle distorsioni del corpo di Martin – il più delle volte unico protagonista dei suoi lavori: un corpo che si divide in mille pezzettini, che si allunga in modo elastico e si smembra in componenti che si smontano e ammontano tra loro quasi come se egli fosse un cyborg. Lavori psichedelici che vedono la costruzione di un mondo tanto irreale quanto inverso, dove l’artista si rigenera da se stesso o si moltiplica per poter contemplare la sua essenza fisica; ma anche un mondo magico e fatato, ovattato nella presenza di cani giganti da cavalcare e teste staccate che diventano palloncini ad elio che volano nell’aria.

C’è da scommettere che se Martin De Pasquale dovesse decidere di perseguire la fortunata strada di fotografo artista, sicuramente riuscirà a raffinarsi ulteriormente ed a presentare lavori creativamente e tecnicamente ancora più interessanti, capaci non solo di coinvolgere qualunque spettatore nel meraviglioso, angosciante e paradossale mondo di cui è unico protagonista, ma addirittura trascinarlo emotivamente all’interno dei suoi scatti. 

Martin De Pasquale, si ricarica smontandosi la testa scarica e montandosi la testa carica.

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