In data 7 dicembre, è
stato pubblicato sul sito ufficiale del Ministero dei Beni e delle Attività
Culturali e del Turismo, il decreto direttoriale varato il 6 dicembre 2013,
concernente l’avvio di una procedura concorsuale pubblica per la selezione di
cinquecento giovani laureati da formare, per la durata di dodici mesi, nelle
attività di inventariazione e di digitalizzazione del patrimonio culturale
italiano, presso gli istituti e i luoghi della cultura statali.
Il suddetto concorso,
che è stato progettato in virtù della necessità di aggiornare e incrementare il
catalogo analitico del Patrimonio artistico italiano, sembrerebbe quindi porre
una soluzione momentanea all’alto tasso di disoccupazione dei neolaureati nelle
materie artistiche ed umanistiche; una soluzione non accessibile a tutti, visti
i criteri di selezione per la partecipazione al bando.
S. Botticelli, La Primavera, 1477 - 1482, tempera su tavola, Galleria degli Uffizi, Firenze. |
Il tutto per un
contratto di 5000 euro lordi annui: circa 416 euro lordi al mese.
Colosseo, 70 - 80 d.C., Roma |
Concretamente, un
gruppo di studenti e laureati in Storia dell’Arte e Archeologia, ha creato su facebook la pagina 500 no al MiBACT, nella cui sezione info è ben specificato: “Il
bando ‘500 giovani per la cultura’ vuole arruolare 500 under 35 per uno stage
di un anno a 416 € al mese presso il MiBACT. Per noi professionisti è NO”; un
chiaro esempio della presa di posizione nei confronti di un bando deleterio
della professionalità di chi questo lavoro non vorrebbe farlo solo per
passione.
Locandina dell'azione di protesta 500 No al Mibact |
Probabilmente, data la
mancanza di alternative lavorative, il bipolarismo succitato sfocerà in una
soluzione comune a tutti, che è quella del “meglio poco che niente”, per cui
anche gli indignati tenteranno di superare quel concorso. Intanto, rimane
l’amaro in bocca nel constatare che ancora una volta la risorsa primaria del
Bel Paese, abbia saputo produrre solo un lavoretto, servito per altro su un
piatto che non è manco d’argento. Al massimo, di piombo.
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