Dopo aver analizzato
15 delle 30 città che vi consiglio di visitare almeno una volta nel corso della
vostra vita, nel post a seguire descriverò per sommi tratti altre 5 città
appartenenti alla Liguria ed alla Toscana.
Sedicesima città è
Genova.
Lanterna, 1936, Genova. |
Il capoluogo di
regione ligure, governato per lungo tempo dalla potente famiglia dei Doria, è
uno scrigno poco conosciuto di opere d’arte e monumenti di alta qualità.
Senza dubbi infatti è
molto conosciuta l’importanza marittima di Genova, una delle quattro
Repubbliche Marinare assieme a Pisa, Venezia ed Amalfi, mentre meno lo è la sua
architettura: ad ogni modo, dando giusto merito al primo aspetto, va
assolutamente visitato il quartiere che un tempo ospitava il Porto antico e che
oggi porta ancora il suo nome ed ospita il rinomato Acquario, il porticciolo
della Marina ed il grande faro simbolo della città: la Lanterna.
Cattedrale di S. Lorenzo, XII - XIV sec., Genova. |
Per quanto riguarda i
monumenti, sicuramente importanti risulta il binomio “Cattedrale di San Lorenzo
- Palazzo Ducale”, che raccontano la storia architettonica medievale dell’area
ligure nel corso dei secoli.
La Cattedrale
Metropolitana di San Lorenzo è un edificio sorto a cavallo tra il XII ed il XIV
secolo, come dimostra la coesistenza di influssi romanici e gotici. La
caratteristica principale della struttura è la bicromia chiaroscura presente
sia esternamente che internamente, mentre di particolare spessore sono gli
affreschi del Tavarone, il crocifisso del Barocci e la contemporanea pala dell’Assunta
di Gaetano Previati.
Il Palazzo Ducale è
invece una fabbrica che per secoli è risultata in continua modifica, subendo
influssi notevoli tra Trecento e Settecento in tutte le diverse strutture che
lo caratterizzano: infatti al pari del Palazzo Ducale di Mantova, anche il
suddetto è impropriamente denominato tale non essendo effettivamente costituito
di un unico edificio.
A. da Messina, Ecce Homo, 1475, olio su tela, Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, Genova. |
Per quanto sia museo
egli stesso per la particolarità del suo alzato, il Palazzo Ducale presentando
affreschi ed opere d’arte di diversa tipologia (arazzi, tavole, tele, sculture)
è adibito anche ad ente museale al pari di altri palazzi come Palazzo Rosso e
Palazzo Spinola, che ospitano due collezioni molto pregiate composte da opere d’arte
create per mano di artisti eccellenti.
Infatti Palazzo Spinola
ospita la Galleria Nazionale, impreziosita delle opere del Baciccio, del
Tintoretto, di Anton Van Dyck, Pietro da Cortona, Luca Giordano, Guido Reni,
Luca Cambiaso, Perugino, Rubens, Orazio Gentileschi e Antonello da Messina.
Palazzo Rosso invece,
ospita dipinti di Anton Van Dyck, Guido Reni, Mattia Preti e Guercino, Palma il
Vecchio, Veronese, Albrecht Durer e Ludovico Carracci.
Panoramica di Genova. |
Diciassettesima città
scelta è Lucca.
Duomo di S. Martino, XI sec., Lucca |
Importantissima per la
sua cinta muraria, all’interno della quale è rimasta pressoché invariata nei
secoli, - peculiarità riscontrata anche solo a Bergamo, Grosseto e Ferrara –
Lucca presenta un borgo meravigliosamente caratteristico, che la annovera tra
le Città Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Impreziosita dagli
imponenti e stupefacenti palazzi di ogni età, Lucca però è sicuramente
importante per l’architettura dei suoi edifici religiosi, tra cui spiccano per
interesse il Duomo di San Martino, la Chiesa di San Michele in Foro e la
Basilica di San Frediano.
Costruita secondo
tradizione su un’ex fabbrica paleocristiana voluta da San Frediano, la cattedrale del XI secolo – ripresa successivamente nel XIV – presenta un alzato
di stampo romanico tipico pisano. Infatti, mentre nel piano inferiore il
nartece a tre fornici invita all’ingresso, su quello superiore si aprono tre
serie di logge su altrettanti piani, il primo dei quali segue un andamento
orizzontale, il secondo segue l’andamento orizzontale della corrispondente
navata centrale interna e quello degli spioventi delle corrispondenti laterali,
ed il terzo segue un’andamento orizzontale che copre l’attaccamento dei due
tetti.
J. della Quercia, Monumento funebre a Ilaria del Carretto, 1406 - 1408, marmo Duomo di S. Martino, Lucca. |
All’interno, - a croce
latina con tre navate, di cui la centrale terminante in un abside
semicircolare, - sono custodite due delle opere più importanti della storia
dell’arte del Quattrocento Italiano: la pala del Ghirlandaio raffigurante la
Madonna in Trono con Bambino e Santi e il Monumento Funebre ad Ilaria del
Carretto di Jacopo della Quercia, il magniloquente e verosimile sarcofago
marmoreo raffigurante la giovane donna morta di parto in età giovanile, in
atteggiamento dormiente più che esanime.
Chiesa S. Michele in foro, 1070 - XIV sec., Lucca. |
Così come la
Cattedrale, anche la Chiesa di San Michele in Foro, interamente rivestita di
marmo all’esterno, è costituita da diversi piani di loggette: a differenza però
della prima, in questo caso sono ben quattro, il primo ed il terzo orizzontali,
che corrono lungo il piano parallelo alla linea di terra, il secondo che segue per
alcuni tratti i due spioventi delle corrispondenti navate laterali e l’ultimo
che segue l’attaccamento degli spioventi della corrispondente navata centrale,
sul quale si erge la statua raffigurante San Michele Arcangelo.
Basilica S. Frediano, XII sec. Lucca. |
In ultimo citazione
doverosa per la meravigliosa facciata va alla Basilica di San Frediano,
struttura del XII secolo su un’altra del VI.
Infatti, sull’intero
piano superiore della basilica si apre il mosaico del XIII secolo raffigurante l’Ascensione di Cristo in mandorla sostenuta da due angeli alla presenza
degli apostoli, su fondo oro; probabilmente una collaborazione tra pittori
locali e pittori romani.
Panoramica Lucca. |
Diciottesima città
scelta è la città artistica per eccellenza: Firenze.
Caravaggio, Bacco, 1595, olio su tela, Galleria degli Uffizi, Firenze. |
Descrivere la patria
della lingua e della cultura italiana, del primo Rinascimento e delle arti in
genere non è impresa affatto facile, per cui la mia sarà solo una segnalazione,
il più lineare possibile, dei musei e dei monumenti visitabili nella città:
realtà che sicuramente conoscerete già di vostro; per cui il mio vuol essere
solo un rinfresco della memoria.
Assolutamente da
visitare, per aver una buona conoscenza dell’arte non solo fiorentina ma
nazionale ed addirittura europea, sono la Galleria degli Uffizi – che ospita
opere eccezionali di Michelangelo, Raffaello, Leonardo, Giotto, Botticelli,
Mantegna, Tiziano, Parmigianino, Caravaggio, Durer, Rembrandt, Rubens – ed il
Palazzo Pitti – che ospita opere di Ribera, Allori, Barocci, Rubens, Cigoli,
Giulio Romano, Pietro da Cortona, Luca Giordano, Pontormo, Caravaggio, Salvator
Rosa, Beccafumi, Botticelli, Reni, Lippi, Ghirlandaio, Andrea del Sarto,
Veronese, Tintoretto, Tiziano, Raffaello, Giorgione.
P. Perugino, Ritratto di Francesco delle opere, 1494, olio su tavola, Galleria degli Uffizi, Firenze. |
Raffaello, Autoritratto, 1506, olio su tavola, Galleria degli Uffizi, Firenze. |
A. Di Cambio, F. Brunelleschi, 1296 - 1442, Chiesa di S. Croce, Firenze. |
La basilica, ricordata
da Ugo Foscolo perché contenitore di monumenti funebri di artisti, letterati e
uomini illustri di ogni epoca, ospita infatti le sepolture di personaggi del
calibro di Leon Battista Alberti e Lorenzo Ghiberti, Michelangelo, Galileo
Galilei, Enrico Fermi e Guglielmo Marconi, Nicolò Machiavelli, Gioacchino
Rossini, Vittorio Alfieri e lo stesso Foscolo.
Giotto, Storie di San Giovanni Battista ed Evangelista in Cappella Peruzzi / Storie di San Francesco in Cappella Bardi, 1320 - 1325, affreschi, Chiesa di Santa Croce, Firenze. |
Non di meno assai
interessante è porre attenzione, oltre che a tutto l’interno che custodisce
opere d’arte e affreschi di artisti del XIV – XV secolo ed ai monumenti
funebri, alle due cappelle laterali sul braccio destro del transetto, dipinte
tra il 1320 ed il 1325 da Giotto: la Cappella Peruzzi presenta alcuni pannelli
raffiguranti scene tratte dalle Storie di San Giovanni Battista e San Giovanni
Evangelista; la Cappella Bardi presenta pannelli rappresentanti Storie di San
Francesco.
La cattedrale ed il
battistero invece, sono il fulcro della nascita del Rinascimento Fiorentino:
benché celeberrima è la soluzione tecnica della costruzione a spina di pesce
ideata dal Brunelleschi per la meravigliosa ed imponente cupola, è la porta del
battistero che, con il concorso del 1401 volto a concedere l’appalto per la sua
ideazione, portò il Ghiberti ad inaugurare lo splendido periodo storico
artistico che avrebbe innalzato la città a capitale artistica.
A. di Cambio, Palazzo Vecchio, 1299, Firenze. |
Palazzo Vecchio
infatti è una delle realtà architettoniche e museali più importanti del paese,
per la storia che ha raccontato: costruzione su progetto di Arnolfo di Cambio,
- lo stesso ideatore della cattedrale e della basilica – ha ospitato al suo
interno per secoli le corporazioni professionali prima e la Famiglia De’ Medici
poi; membri che hanno deciso in più occasioni le sorti della città.
Al suo interno
memorabili sono gli affreschi di pittori del calibro del Vasari, Ghirlandaio e
Bronzino, nelle cui sale che adornano, è ospitata la preziosa collezione di
opere d’arte composta da pezzi di Michelangelo, Verrocchio, Donatello,
Bronzino, Pietro Lorenzetti, Tino di Caimano, Raffaellino del Garbo, Pontormo,
Michelozzo.
B. Cellini, Perseo e medusa, 1545, bronzo, Firenze. |
Ideato verso la fine
del XIV secolo quale loggia coperta per assemblee cittadine, a partire dal ‘500
fu utilizzata come espositore di sculture: ad oggi si possono ammirare il
Perseo e Medusa di Benvenuto Cellini, il Ratto delle Sabine e l’Ercole ed in
centauro Nesso, entrambe del Giambologna, il Ratto di Polissena di Pio Fedi ed
il Patroclo e Menelao di origine romana, così come le sei statue di donna
rimanenti.
Vista panoramica di Firenze |
Diciannovesima città
selezionata, anch’essa toscana, è Siena.
Patrimonio dell’Umanità
dal 1995, Siena è una delle città più caratteristiche d’Italia, con il suo
centro storico rimasto per lo più medievale.
Punti fermi della città,
a tal punto, sono il duomo, il battistero e la celeberrima piazza nel quale si
tiene il palio, torneo che relega alla città una notorietà non indifferente.
Cattedrale di S. Maria dell'Assunta, XII - XIV secolo, Siena. |
D. di Buoninsegna, Maestà, 1308 - 1311, tempera e oro su tavola, Museo dell'Opera Metropolitana, Siena |
A croce latina con tre
navate, transetto e coro pronunciato, gli interni del duomo sono di uno sfarzo
cromatico e scultoreo incredibile: tra i beni custoditi al suo interno spicca
il sublime pulpito di Nicola Pisano e la importantissima e venerata Maestà di
Duccio di Buoninsegna, oggi custodita nel vicino Museo dell’Opera
Metropolitana.
Nei pressi invece, è
sito il Battistero di San Giovanni, che custodisce opere di Donatello e Jacopo
della Quercia.
S. Martini, Maestà, 1312 - 1315, affresco, Palazzo Pubblico, Siena. |
Ennesima tappa
necessaria (e ultima di questo spazio) per Siena è Piazza del Campo, il centro nevralgico della città
medievale, poiché ospitante il Palazzo Pubblico e la Torre del Mangia.
L’edificio, fatto
costruire alle soglie del XIV secolo dal Governo dei Nove, è una testimonianza
fondamentale dell’arte trecentesca senese, contenendo al suo interno affreschi
di nota importanza come L’Assedio di Montemassi di Guidoriccio da Fogliano e La
Maestà nella Sala del Mappamondo, entrambi di Simone Martini, e Gli effetti del
Buono e del Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti nella Sala dei Nove.
Piazza del Campo a Siena |
Ventesima città scelta
ed ultima di questo post è Arezzo.
P. della Francesca, Maria Maddalena, 1460 - 1466, affresco, Duomo di Arezzo. |
Arezzo infatti è un’importante
realtà artistica perché ospita opere d’arte di artisti che hanno segnato la
storia dell’arte italiana, nonché le case del Vasari e del Petrarca.
Di Arezzo sicuramente
è importante visitare la Cattedrale, dedicata ai Santi Pietro e Donato.
Costruita nel XIII
secolo ma da sempre incompiuta, la facciata della cattedrale è stata ultimata
solo nei primi anni del ‘900.
A tre navate coperte
con volta a crociera, la cattedrale ospita affreschi di Guillame de Marcillat
(che lavorò anche ai rosoni), Salvi Castellucci, Gregorio di Arezzo, Giuseppe Servolini:
tra questi spicca la Maddalena di Piero della Francesca, chiaro esempio degli
studi del colore e della luce del pittore aretino.
Per lo stesso motivo
consiglio di visitare quindi la Basilica di San Francesco, struttura del XIV
secolo ad unica navata, fiancheggiata da cappelle sulla sinistra ed edicole
sulla destra.
P. della Francesca, Storie della Vera Croce, 1447 - 1466, Basilica di San Francesco, Arezzo. |
Infatti la basilica, è
uno scrigno d’arte vero e proprio, custodendo affreschi attribuiti a Spinello
Aretino e Luca Signorelli nelle due cappelle minori e il ciclo delle Storie
della Vera Croce di Piero della Francesca, nella cappella maggiore, dislocate
su tre livelli delle tre pareti della cappella e narranti le vicende del
Cristianesimo dalla Genesi al 628, anno in cui la Croce fece ritorno a
Gerusalemme.
Scorcio della piazza del centro storico di Arezzo. |
Con Genova, Lucca, Firenze, Siena ed Arezzo, si chiude la quarta tranche sulle 30 città da visitare.
A seguire, si linkano i post inerenti alle altre 5 tranches:
A seguire, si linkano i post inerenti alle altre 5 tranches:
- PARTE 1: 30 città artistiche da visitare: Bergamo, Milano, Verona, Venezia e Torino.
- PARTE 2: 30 città artistiche da visitare: Trento, Trieste, Mantova, Cremona e Padova.
- PARTE 3: 30 città artistiche da visitare: Ferrara, Bologna, Modena, Parma e Ravenna.
- PARTE 5: 30 città artistiche da visitare: Urbino, Ancona, Perugia, Roma e Napoli.
- PARTE 6: 30 città artistiche da visitare: Matera, Bari, Lecce, Messina e Palermo.
E PISA? PIAZZA DEI MIRACOLI UNA DELLE PIU' FAMOSE AL MONDO? MA TI SENTI BENE?
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