Scegliere i buoni
propositi per l’anno che verrà non è mai cosa facile. Sino a l’anno scorso, puntualmente
verso l’ultimo dell’anno stilavo il decalogo delle cose che mi sarei auspicato
di fare; puntualmente però, durante l’avanzare dei mesi, molti dei presupposti
si perdevano per la strada, dimostrando così come fosse molto teorica e poca
pratica ogni mia ambizione.
Ragionando sui buoni
propositi di quest’anno, ho deciso di lasciarmi andare all’imprevedibilità
della vita, dato che qualunque cosa accada, puntualmente questo è un fattore da
tener conto in modo concreto: l’imprevedibilità di un evento o un’azione può
rimettere sempre le tutto in gioco e cambiare le carte in tavola all’ultimo
minuto.
Così cambiando
totalmente la visione d’insieme, ho trovato simpatica e soprattutto stimolante,
l’idea di stilare il catalogo delle trenta città italiane che consiglio di
visitare, augurandomi altresì di poter avere modo di godermi anche io, quelle
in cui ancora non ho avuto modo di soggiornare.
È chiaro che
trattandosi di svirgolettate, non starò a spiegare per filo e per segno cosa va
visitato anziché no: tratterò una breve panoramica della città, segnalando i
monumenti ed i musei incisivi di quella realtà.
La prima città che vi
segnalo è Bergamo.
Per quanto anche la
città bassa abbia i suoi perché è sia una realtà affascinante a dir poco, è la
città alta a custodire quasi tutte le bellezze artistiche della città. In
merito, ho avuto modo di segnalare ognuna di esse nella svirgolettata specifica Bergamo, scrigno prezioso di arte;
qui mi limito a segnalarvi assolutamente di visitare la Basilica di Santa Maria
Maggiore, la Cattedrale di Sant’Alessandro, la Cappella Colleoni, il Battistero
e il Palazzo Nuovo (tutti affaccianti alla stessa piazza), e ancora la Chiesa
di San Michele al Pozzo Bianco contenente affreschi di Lorenzo Lotto e l’Accademia
Carrara. Per maggiori chiarimenti, rimando alla svirgolettata già scritta.
Piazza del centro storico di Bergamo, panoramica. |
La seconda città che
merita di essere visitata è Milano.
Castello Sforzesco, XV secolo, Milano. |
Duomo di S. Maria Nascente, 1386 - 1892, Milano. |
Leonardo da Vinci, L'Ultima Cena, 1494 - 1498, affresco, Refettorio di S. Maria delle Grazie, Milano. |
Terza città da me
consigliata è Verona.
Palazzo Cappelletti, Balcone "di Giulietta", Verona |
Per il periodo
medievale e moderno meritano di essere ammirati la romanica Basilica di San
Zeno ed il Duomo di Santa Maria Matricolare, il Castello Scaligero e le piazze
gremite di palazzi signorili come Piazza dei Signori e Piazza Erbe. Non posso
mancare di citare la curiosa tappa al balcone del Palazzo che per convenzione
si crede essere appartenuto alla Giulietta protagonista della celebre tragedia
shakespeariana: Palazzo Cappelletti (tecnicamente a Verona non esisteva la
famiglia dei Capuleti, ma dei Cappelletti) sorge nei pressi dell’ultima citata
Piazza Erbe, che ospita anche il palazzo che fu dei Montecchi.
Quarta città da
visitare, rimanendo in pieno tema shakespeariano è Venezia.
A. Contino, Ponte dei Sospiri, 1600, Venezia. |
Innanzitutto non si
può esulare dal visitare Piazza San Marco, al cui centro si erge imponente nei
fasti dei suoi archi e delle sue cupole bizantineggianti la Basilica omonima.
Sulla stessa piazza, a sinistra della chiesa è sito il Palazzo Ducale che
ospita anche il Museo, la cui facciata da allo sfortunato Campanile di San
Marco, costruito nei primi anni dell’XII secolo, restaurato nel XV e crollato
per poi essere interamente ricostruito nel 1902.
J. Pollock, Occhi nel calore, 1946, olio su tela, Guggeenheim, Venezia. |
In ambito
contemporaneo va ricordato l’evento della Biennale, esposizione artistica che
coinvolge la città ogni due anni e la Peggy Guggenheim Collection sul Canal
Grande, museo di arte contemporanea che raccoglie opere dei più grandi artisti
contemporanei del mondo.
Panoramica di Piazza S. Marco a Venezia. |
Quinta città
artisticamente di notevole spessore è Torino.
A. Antonelli, Mole, 1863 - 1889, Torino |
In epoca moderna però
Torino offre disparate e regali esempi di architettura, nonché realtà museali
straordinarie: nell’ultimo caso all’interno della Mole Antonelliana ha sede il
Museo Nazionale del Cinema; ancora sono molto suggestive la collezione di opere
d’arte presente nella Galleria Sabauda e le testimonianze archeologiche del
Museo Egizio.
P. Fenoglio, Casa Fenoglio Lafleur, 1902. |
Citazione speciale
meritano i palazzi e le strutture in stile Liberty del XIX e XX secolo, che con
la loro ricercatezza e la resa sublime dei loro intarsi hanno contribuito a
fare di Torino, la capitale del Liberty italiano.
Con Bergamo, Milano,
Verona, Venezia, Torino si chiude la prima di sei tranche riguardanti le trenta città italiane che consiglio di visitare.
A seguire riporto le restanti parti:
A seguire riporto le restanti parti:
- PARTE 2: 30 città artistiche da visitare: Trento, Trieste, Mantova, Cremona e Padova.
- PARTE 3: 30 città artistiche da visitare: Ferrara, Bologna, Modena, Parma e Ravenna.
- PARTE 4: 30 città artistiche da visitare: Genova, Lucca, Firenze, Siena e Arezzo.
- PARTE 5: 30 città artistiche da visitare: Urbino, Ancona, Perugia, Roma e Napoli.
- PARTE 6: 30 città artistiche da visitare: Matera, Bari, Lecce, Messina e Palermo.
Accattivante reportage fotografico! Di sicuro, tutta l'Italia è perfetta per una vacanza interessante. Ogni regione ha qualcosa di accattivante da offrire.
RispondiEliminaSenza orma di dubbio! Infatti nella serie di post che presento ho cercato di integrare quasi tutte le regioni. Ovviamente ho dovuto dare spazio a regioni come Toscana, Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, che presentano realtà artistiche non indifferenti a discapito di altre come Abruzzo, Molise o Calabria.
RispondiEliminaSicuramente più in là però avrò modo di analizzare anche le regioni che non ho avuto modo di toccare, sperando di sorprendermi e di sorprendere.