Quinta tranche delle
30 città artistiche italiane da visitare, riguarda soprattutto le aree insite
nelle regioni Marche, Umbria e Lazio, con un piccolo slittamento verso sud, a
Napoli. Citazione particolare va a Rieti, non inserita nella lista, importante
comunque perché un tempo considerata l’Umbelicus Terrae, come ricordato ancoroggi da una targa nella piazza principale della città.
Ventunesima città
scelta è Urbino.
O. Gentileschi, La visione di S. Francesca Romana, 1615, olio su tela, Galleria Nazionale delle Marche, Urbino. |
Sul piano prettamente
artistico, degna di lode è la Galleria Nazionale delle Marche, sita nel Palazzo
Ducale. Tale Galleria è tra le più ricche d’Italia, poiché contiene collezioni
inestimabili con pezzi di artisti che hanno scritto la storia dell’arte
italiana come Piero della Francesca, Paolo Uccello, Luca Signorelli, Raffaello,
Tiziano, Federico Barocci e Orazio Gentileschi.
Raffaello, La muta, 1507, olio su tela, Galleria Nazionale delle Marche, Urbino. |
P. della Francesca, Madonna di Senigallia, 1474, olio su carta, Galleria Nazionale delle Marche, Urbino. |
L.Laurana, F. di Giorgio Martini, Palazzo Ducale, XV sec., Urbino. |
L’edificio fu voluto
da Federico da Montefeltro, forse il signore più importante che Urbino abbia
mai avuto, marito di quella Battista Sforza ritratta con lui nel celeberrimo dittico di Piero della Francesca, custodito agli Uffizi.
Assemblato da più
appartamenti ideati dagli architetti Maso di Bartolomeo, Luciano Laurana e
Francesco di Giorgio Martini, il Palazzo svetta sull’intero territorio,
aprendosi alla periferia con la sua facciata denominata “facciata dei
torricini”, inquadrata in due svettanti torri e mostrante tre archi sovrapposti
l’uno sull’altro a ripetere una sequenza di stampo trionfalistico.
G. da Maiano, tarsia dello Studiolo di Federico da Montefeltro, XV sec., Palazzo Ducale, Urbino |
Le sue tarsie lignee
che coprono le pareti su cui sono poste, sono un vero e proprio tesoro, attestando
gli studi prospettici, di profondità e di volume, degli artisti che le
crearono: il più importante di loro fu Giuliano da Maiano, che le eseguì su
disegni del Bramante, di Botticelli e di Francesco di Giorgio Martini.
Ormai divisi tra
Louvre e Galleria Nazionale delle Marche sono i ventotto personaggi illustri
che componevano il fregio che attraversava tutta la parte superiore della
stanza: teologi, filosofi, letterati e politici susseguiti dall’epoca romana ai
primi del Quattrocento.
Infine, segnalo la
cattedrale attigua al palazzo; il Duomo dedicato a Santa Maria Assunta.
Strutturalmente il
duomo non è un capolavoro d’architettura, essendo stato ricostruito in gusto
neoclassico dopo un catastrofico terremoto di fine settecento, ma al suo
interno conserva pale e affreschi del Cignani e del Maratta, del Barocci e di
Domenico Corvi.
Autore ignoto, La città ideale, 1480 - 1490, Galleria Nazionale delle Marche, Urbino. |
Ventiduesima città,
anch’essa marchigiana è Ancona.
Apollodoro, Arco di Traiano, II sec. d.C., Ancona. |
Storicamente
importante è l’Arco di Traiano del II secolo d.C., costruito su progetto
dell’architetto Apollodoro di Damasco, in onore dell’imperatore di cui porta il
nome, poiché fu proprio da qui che Traiano passò prima di imbarcarsi verso la
Dacia per la celeberrima guerra descritta nelle spirali della colonna sita a
Roma.
Duomo di S. Ciriaco, XI sec. Ancona. |
La sua importanza è da
riscontrarsi nella fusione di elementi romanici, gotici e bizantini, tipici
delle terre dell’Adriatico in cui coesistevano i diversi stili per via di
dominazioni e influssi: nella facciata che scandisce visibilmente le tre navate
interne, presieduta da una scalinata, un protiro del XIII secolo apre al
portale seguendo una forte strombatura, opera di Giorgio da Como.
G. Cirilli, Monumento ai caduti del Passetto, 1930, marmo, Ancona. |
La prima infatti,
possiede al suo interno la rinomata Pala dell’Assunzione di Lorenzo Lotto,
nonché la tela del Battesimo di Cristo di Pellegrino Tebaldi.
La seconda, sita nella
storica Piazza del Plebiscito (o del Papa), conserva due tele di inestimabile
valore, quali La Crocifissione del Tiziano e l’Annunciazione del Guercino.
Infine sono da
ricordare i due emblemi della città: la Fontana del Calamo o delle tredici
cannelle, realizzata su progetto di Pellegrino Tebaldi, secondo cui per tradizione,
per tornare ad Ancona devi bere la sua acqua, ed il Monumento ai Caduti del
Passetto, elegantissimo e suggestivo tempio monoptero, ideato dall’architetto
Guido Cirilli, inaugurata nel 1930.
P. Tebaldi, Fontana delle XIII cannelle, 1560, marmo, Ancona. |
Ventitreesima città,
spostandosi in Umbria, è Perugia.
G. Pisano, Fontana Maggiore, 1278, marmo, Perugia. |
In una visione il più
possibile storico artistica della città, segnalo alcuni dei più importanti
monumenti da visitare; primo tra tutti la Fontana Maggiore in Piazza IV
Novembre, la prima fontana monumentale attestata da documenti in Italia.
La fontana, opera di
Nicola e Giovanni Pisano, è costituita di due vasche marmoree contenenti 50 bassorilievi e 24 statue, che nella vasca
inferiore raffigurano i Mesi dell’anno, i segni zodiacali, le Arti Liberali e
Scene tratte dalla Bibbia e dalla Storia di Roma; nella superiore raffigurano
Santi, personaggi biblici e figure mitologiche.
Palazzo dei Priori, XIV - XV secolo, Perugia. |
Tale ricca galleria,
al suo interno ospita in massima opere d’arte pittoriche e scultoree che
solcano un arco di tempo che va dal Duecento al Seicento, tra cui statue e
formelle di Arnolfo di Cambio e Nicola Pisano e dipinti del Maestro di San
Francesco, Benozzo Gozzoli, Beato Angelico,
Gentile da Fabriano, Piero della Francesca, Perugino e Pinturicchio.
Pinturicchio, Pala di S. Maria dei Fossi, 1496 - 1498, olio su tavola e tela, Galleria Nazionale dell'Umbria, Perugia. |
P. Perugino, Gonfalone della Giustizia, 1501, olio e tempera su tela, Galleria Naz. dell'Umbria, Perugia. |
Perugino - Raffaello, Trinità, inizio XVI sec., affresco, Chiesa di S. Severo, Perugia. |
Menzione particolare
va alla Cappella di San Severo nell’omonima chiesa, che custodisce il
meraviglioso affresco della Trinità, dipinto da Perugino e Raffaello nei primi
anni del ‘500.
Su due registri,
l’affresco è dipinto su una parete che termina con un arco ogivale, e presenta
nel piano superiore Cristo attorniato da Santi ed una serie di Santi nella
inferiore.
Piazza Maggiore a Perugia, panoramica. |
Ventiquattresima
città, la capitale: Roma.
Roma, panoramica. |
La sua storia
millenaria infatti l’ha portata ad assumere un ruolo fondamentale dapprima
nell’Impero Romano quale capitale nevralgica di una cultura, arte e letteratura
che ha invaso ad ampio raggio l’Europa, il Nord Africa e l’Asia Minore, poi nel
Alto e Basso Medioevo quale sede del potere spirituale della religione
cristiana e ancora in epoca moderna e contemporanea perché punto di forza di
stili e correnti come il Rinascimento, il Barocco, l’interesse per
l’archeologia.
Agesandro, Atenodoro e Polidoro, Gruppo del Laooconte, I sec. a.C - I sec. d.C., marmo, Musei Vaticani, Città del Vaticano. |
Primi fra tutti i
Musei Vaticani, voluto da uno dei papi più influenti del Cinquecento, Papa
Giulio II, committente della Cappella Sistina a Michelangelo e delle Stanze a
Raffaello. Costituito di più collezioni e divisioni museali, al loro interno si
custodiscono opere di artisti geniali, italiani come Leonardo, Raffaello,
Michelangelo, Giotto, Caravaggio, Correggio, Perugino, De Chirico, Carrà e
stranieri come Chagall, Mirò, Kandinskij, Matisse, Dalì e Van Gogh.
Caravaggio, Madonna dei Palafreneri, 1606, olio su tela, Galleria Borghese, Roma. |
E di non minor
importanza sono i musei, non solo testimonianti la storia della città come il
Museo Nazionale Romano ed il Museo Nazionale Etrusco, ma anche a scopo
formativo, come nel caso del Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi Pigorini
o del recentissimo Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, inaugurato per il
150esimo dell’Unità d’Italia.
G. Bernini, David, 1623, marmo, Galleria Borghese, Roma. |
G. Bernini, Apollo e Dafne, 1622 - 1625, marmo, Galleria Borghese, Roma. |
Anche per quanto ne
concerne l’arte contemporanea Roma si apre a realtà di indiscutibile interesse
come i musei di arte contemporanea MACRO e MAXXI, gli enti museali privati come
Le Scuderie del Quirinale ed il Palazzo delle Esposizioni, che ospitano mostre
monotematiche a scadenza variabile e la Galleria Nazionale di Arte Moderna
(GNAM) che contiene opere di artisti italiani e stranieri che hanno segnato la
storia dell’arte del XIX – XX e ormai XXI secolo.
Colosseo, 70 - 80 d.C., Roma. |
Basilica di San Pietro, 1506 - 1626, Città del Vaticano |
Oltre, di importanza
storica ed artistica sono la Chiesa di San Luigi dei Francesi e di Santa Maria
del Popolo, che ospitano una cappella ognuna, ciascuna delle quali custodisce
tre dipinti di Caravaggio, il Pantheon, tempio dedicato a tutti gli dei
tramutato in chiesa e la Chiesa del Gesù, a pochi passi da Piazza Venezia,
punto fermo del potente movimento gesuitico.
Venticinquesima città
è la partenopea Napoli.
Città di pizza,
spaghetti e mandolino, che la relegano tra le più visitate di tutto il mondo, Napoli
offre realtà museali e monumentali di tutto rispetto, che inglobano opere d’arte
e manufatti di qualunque epoca, tanto che l’Unesco nel 1995 l’ha insignita del
titolo di Patrimonio dell’Umanità.
Maschera di Pulcinella. |
G. Reni, Atalanta e Ippomene, 1620 - 1625, olio su tela, Museo Nazionale di Capodimonte, Napoli. |
Maschio Angioino, 1282, Napoli. |
Castello simbolo del
Rinascimento napoletano, la sua facciata incastrata in due torrioni, composta
da due archi trionfali sovrapposti, fu probabilmente il punto di riferimento
della facciata del Palazzo Ducale di Urbino.
Altra residenza nobiliare
è il Palazzo Reale di Napoli, che si affaccia alla celeberrima Piazza del
Plebiscito. Dimora di principi e re, al suo interno il Palazzo si disloca in
appartamenti e sale sontuosissime, affrescate ed arredate secondo il gusto dell’epoca.
R. Beliazzi, Carlo III di Borbone, 1888, Palazzo Reale, Napoli. |
Sicuramente evidente è
il gioco creato dai Savoia che, nella commissione delle statue, hanno
volutamente omesso la messa in esecuzione di un rappresentante borbonico. Infatti
anche se è presente Carlo III della famiglia Borboni, questo era Re di Spagna
con tale titolo e non Re di Napoli: divenendo Re di Napoli, lo stesso assunse
infatti il nome Carlo VII; allo stesso tempo perplessità presenta la statua di
Vittorio Emanuele I, Re d’Italia, ma mai Re di Napoli.
Chiesa del Gesù Nuovo, 1584 - 1725, Napoli. |
Panorama di Napoli, con il Vesuvio sullo sfondo. |
Urbino, Ancona, Perugia, Roma e Napoli sono le protagoniste della quinta tranche.
A seguire, i link delle rimanenti:
- PARTE 1: 30 città artistiche da visitare: Bergamo, Milano, Verona, Venezia e Torino.
- PARTE 2: 30 città artistiche da visitare: Trento, Trieste, Mantova, Cremona e Padova.
- PARTE 3: 30 città artistiche da visitare: Ferrara, Bologna, Modena, Parma e Ravenna.
- PARTE 4: 30 città artistiche da visitare: Genova, Lucca, Firenze, Siena e Arezzo.
- PARTE 6: 30 città artistiche da visitare: Matera, Bari, Lecce, Messina e Palermo.
Nessun commento:
Posta un commento