Dopo aver analizzato
nella seconda tranche delle 30 città che consiglio di visitare in un futuro
prossimo, Trento, Trieste, Mantova, Cremona e Padova, a seguire descriverò
sommariamente altre cinque città del centro Italia, tutte appartenenti alla
regione dell’Emilia Romagna: Ferrara, Bologna, Modena, Parma e Ravenna, che
vanno così a completare quella che è la terza tranche di sei.
Perciò, undicesima
città tra le 30 assolutamente da visitare è Ferrara.
Ferrara, insignita del
titolo di Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1995 in quanto Città del
Rinascimento e nel 1999 per il Delta del Po e per le oltre 30 villette denominate Delizie Estensi, è una
delle quattro città italiane (con Bergamo, Lucca e Grosseto), ad aver mantenuto
intatto l’assetto urbano entro le mura che dividono la parte storica da quella
moderna.
A. Foschini, Delizia del Verginese, XVI sec. circondario Ferrara. |
J. Bellini, Adorazione dei Magi, 1459 - 1460, tempera su tavola, Pinacoteca Nazionale, Ferrara. |
La Pinacoteca
Nazionale infatti è ospitata nel palazzo da cui prende il nome, che è uno degli
edifici più rinomati non solo di Ferrara, ma dell’Italia intera: costruito da
Biagio Rossetti nei primi anni del ‘500, lo stesso architetto che si rese
responsabile del riassetto urbano voluto dagli Este, la struttura ospitò prima
la nobile famiglia sino a metà del XVII secolo, poi i Marchesi Villa sino all’acquisto
del palazzo da parte dello Comune nel 1832 per adibirlo a pinacoteca e ateneo.
Palazzo dei Diamanti, 1493, Ferrara. |
Denominato così per
essere rivestito interamente da migliaia di piccoli blocchi di marmo rosa
secondo lo stile del bugnato, per cui le punte piramidali di ognuno di essi
effettivamente permettono alla struttura un gioco di luci encomiabile, all’interno
del Palazzo dei Diamanti, la collezione artistica ospita dipinti di fattura o
commissione ferrarese che vanno dal XIII al XVIII secolo: tra questi
configurano artisti eccellenti del calibro di Cosme Tura, Gentile da Fabriano, Pannonio,
Mantegna, Garofalo, Dosso Dossi e Carpaccio.
Cattedrale di S. Giorgio, 1135, Ferrara. |
Sul piano
architettonico religioso, su tutte le innumerevoli chiese del circondario, è consigliabile
visitare in primis la Cattedrale di San Giorgio, splendido esempio di romanico
del centro Italia, la cui facciata verticalmente divisa in tre cuspidi, è
scandita da un portone preceduto dal protiro e ancora altre due porte minori
laterali, logge su più piani, arcate, rosoni e finestroni arcuati fortemente
strombati.
Nel suo interno lo
stesso, custodisce dipinti del Guercino, del Garofalo e del Francia, nel pieno
stile Barocco che lo caratterizza.
Infine per quanto ne
concerne l’architettura civile, una fra tutti è l’emblema della città: il
Castello Estense, costruito verso la fine del XIV secolo, simbolo per secoli
del potere di una delle famiglie più sensibili alla cultura, alle arti, alle scienze
ed alla letteratura di tutti i tempi.
Castello Estense, XIV secolo, Ferrara. |
Dodicesima città è
Bologna.
Bologna non senza
motivo è definita la città dei portici: attraversata per decine di km da
portici offrono riparo da pioggia e neve
d’inverno e sole torrido d’estate, ha saputo fare di questa peculiarità uno dei
punti forti del suo turismo.
Nonostante ciò,
ovviamente, è per i suoi monumenti e beni storico artistici che consiglio di
visitare Bologna: la summa delle sue meraviglie la si può riscontrare in Piazza
Maggiore, dove sorgono la Basilica di San Petronio, il Palazzo Comunale, il
Palazzo del Podestà ed il Palazzo di Re Enzo, tutti affacciati alla stupenda Fontana
del Nettuno del Giambologna.
Giambologna, Fontana del Nettuno, 1565, bronzo, Bologna. |
Torri degli Asinelli e della Garisenda, XII - XIII sec. Bologna |
Il simbolo della città
sono ovviamente le due torri pendenti degli Asinelli e Garisenda, che spiccano tra
gli edifici del capoluogo, assieme ad altre quindici pari, tra cui Torre
Azzoguidi e Torre Prendiparte che sono le più alte. Sul piano musicale e
culturale merita una citazione il titolo di cui Bologna si è fregiata nel 2006, quando l’UNESCO ha
insignito Bologna, Città creativa della musica. D’altronde, con una
canzone dedicata del calibro di Piazza Grande di Lucio Dalla, poteva essere
altrimenti?
Panoramica di Piazza Grande a Bologna. |
Tredicesima città
scelta per il mio tour virtuale è Modena.
Come la maggior parte
dei capoluoghi emiliani, anche Modena può pregiarsi di aver all’attivo una
meravigliosa galleria ospitante dipinti di artisti illustri, cosa che la relega
ai miei occhi tra le realtà da visitare almeno una volta nella vita
G. Bernini, Busto di Francesco I, 1638, marmo, Galleria Estense, Modena. |
La Galleria Estense
infatti, custodisce opere dipinte per mano di artisti come Raffaello, Cima da
Conegliano, Cosmè Tura, Correggio, Dosso Dossi, Rosalba Carriera, El Greco,
Velazquez, Rubens, Veronese, Palma il Giovane, Guido Reni, Ludovico Carracci e
il Guercino, nonché il busto in marmo di Francesco I, opera superba del Bernini.
Maestro delle Metope, Gli antipodi, XII secolo,pietra Museo Lapidario del Duomo, Modena. |
Tra le bellezze
architettoniche della città, per una piacevole passeggiata, meritano di essere
visitate la Cattedrale Metropolitana di Santa Maria Assunta e San Germinario e la torre campanaria del duomo detta la Ghirlandina, insignite entrambe del titolo di
Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco assieme a Piazza Grande.
Il duomo, rinomato e
studiato in ambito storico artistico, racchiude infatti il connubio perfetto
tra l’arte architettonica e quella scultorea, essendo stato progettato da
Lanfranco agli inizi del XII secolo, secondo l’idea romanica del tempo, per poi
essere abbellito delle sculture del Magister Wiligelmo, che sulla facciata
scolpì sicuramente i quattro rilievi con Storie della Genesi e la decorazione
del portale centrale, del Maestro delle Metope e dei Campionesi.
Panoramica di Modena. |
A seguire,
quattordicesima città scelta è Parma.
Leonardo da Vinci, La scapigliata, 1508, tempera su tavola, Galleria Nazionale, Parma. |
Così come Modena,
anche Parma vanta una meravigliosa galleria di opere d’arte di inestimabile
valore, custodite nel Palazzo della Pilotta.
La Galleria Nazionale
di Parma infatti, contiene nella sua collezione opere di Beato Angelico, Canaletto,
Correggio, Sebastiano del Piombo, Guercino, Leonardo da Vinci, Parmigianino,
Tintoretto, El Greco, Hans Holbein, Anton Van Dyck, solo per citarne alcuni.
Ovviamente anche per
Parma vale il discorso fatto per le altre città, per cui in questa sede posso
solo indicarvi i monumenti più importanti da visitare: vi segnalo in virtù di
quanto detto, quindi, il Duomo di Santa Maria Assunta ed il Battistero e la Basilica di Santa Maria della Steccata.
Correggio, Cupola del Duomo, 1524 - 1530, affresco, Duomo Santa Maria Assunta, Parma. |
La cattedrale in stile romanico settentrionale italiano, presenta alla base della facciata tre portoni, due laterali più il centrale, preceduto dal protiro opera di Giambono Bissone, mentre nella zona superiore una serie di loggette su più piani, la cui ultima segue l’andamento degli spioventi del tetto.
L'interno della cattedrale di Santa
Maria Assunta è a croce latina, con tre navate di sette
campate ciascuna e transetto costituito da due bracci di pari
lunghezza con absidi e coro pronunciato.
Particolarità della
cattedrale è la cupola ottagonale che si erge nella crociera, internamente affrescata
in toto dal Correggio nella seconda metà degli anni Venti del Cinquecento,
raffigurante l’Assunzione della Vergine, in un tripudio di Santi, Apostoli e
Angeli.
Accanto al duomo
invece si erge imponente il Battistero, opera del grande architetto e scultore
Benedetto Antelami: oltre che ad aver progettato la struttura alle soglie del
Duecento, l’artista è pure il padre delle sculture ad altorilievo ivi custodite,
raffiguranti il Ciclo dei mesi, lasciato incompiuto.
Parmigianino, Volta di S. Maria della Steccata, 1531, affresco, Parma. |
Sul piano artistico è
necessario quindi citare come anzidetto, la Basilica di Santa Maria della
Steccata, perché contenitore di affreschi meravigliosi di mano di Bernardino
Gatti, Michelangelo Anselmo (su disegni di Giulio Romano) e del Parmigianino, che assoldato per occuparsi
della decorazione degli interni nel 1531, riuscì a portare a termine quella che
doveva esser un’impresa di cinque mesi in ben nove anni: nove anni intensi fatti
di proroghe, ingiunzioni e screditamento da parte dei committenti, che
debilitarono molto la stima dell’artista parmense sino ad indurlo ad una morte
prematura.
Tra le curiosità
tipiche della città sicuramente sono da visitare la Certosa nel circondario,
che ispirò Stendhal nella stesura dell’omonimo celeberrimo romanzo e il Teatro
ligneo Farnese, interamente in legno per un’acustica incredibile, primo teatro
europeo a scena mobile.
Duomo di S. Maria dell'Assunta e Battistero, XII - XIII secolo, Parma. |
Quindicesima città da
visitare è Ravenna.
Tomba di Dante, XVIII sec., Ravenna. |
Con doverosa citazione
alla Tomba di Dante nei pressi della Chiesa di San Francesco, il cui sarcofago
che custodisce il Poeta Vate è custodito da un tempietto costruito verso la
fine del XVIII secolo, i principali luoghi a cui va data la priorità per
importanza artistica e storica sono i monumenti paleocristiani ed
altomedievali.
Il Buon Pastore con il suo gregge, V sec., mosaico, Mausole di Galla Placidia, Ravenna. |
Tra questi il Mausoleo
di Galla Placidia, della prima metà del V secolo, e della Basilica di San
Vitale dello stesso periodo che sorgono a poche decine di metri di distanza.
Il primo, che prende
il nome dall’imperatrice che lo commissionò, è una struttura a croce latina nel
cui interno si apre un ciclo di mosaici di diversa fattura; dalla cupola che
presenta un cielo blu stellato con il Tetramorfo nei quattro pennacchi, si arriva
alle lunette ospitanti gli Apostoli, il Buon Pastore e San Lorenzo.
Corte di Giustiniano, VI secolo, mosaico, Chiesa di S. Vitale, Ravenna. |
La seconda invece è un
esempio splendido della leggerezza e dell’articolazione dell’architettura
bizantina, ospitante diversi cicli di affreschi di importanza storica, perché attestanti
la vita di corte di Giustiniano e dell’Imperatrice Teodora, attorniata dalle
sue dame.
Di notevole spessore è
il mosaico con il Pantocrator assiso su un Globo azzurro con il Rotolo dai
sette sigilli in mano, affiancato da due Arcangeli, San Vitale ed il Vescovo di
Ravenna Ecclesio.
Palazzo di Teodorico, VI secolo, mosaico, Basilica di Sant'Apollinare Nuovo, Ravenna |
Anche per le due
basiliche a seguire vale lo stesso discorso inerente ai mosaici. La Basilica di Sant’Apollinare
Nuovo infatti, a tre navate con abside semicircolare all’interno e poligonale
all’esterno, presenta il ciclo musivo più esteso del mondo, dislocato sulle
pareti della navata centrale su tre registri: Scene della Vita di Cristo nella
fascia superiore, Santi e Profeti nell’intermediaria e Sante e Martiri nell’inferiore
assieme alle raffigurazioni del Palazzo di Teodorico e del Porto di Classe.
Trasfigurazione, VI secolo, mosaico, Basilica di Sant'Apollinare in Classe, Ravenna. |
La Basilica di Sant’Apollinare
in Classe invece, sorge a circa 5 km dalla città di Ravenna, e si presenta
spoglia sulle pareti laterali ed adorna solo nel catino absidale, sul quale è
raffigurato Cristo dentro un
medaglione circolare, con ai suoi lati i simboli alati del tetramorfo: l'Aquila
di Giovanni, l'Angelo di Matteo, il Leone di Marco ed il Vitello di Luca,
avvolti nelle nubi e dai quali escono i dodici apostoli sotto
l'aspetto di agnelli.
Chiesa di San Vitale, 525 - 547, Ravenna. |
Con le cinque città
dell’Emilia Romagna si conclude la terza tranche delle 30 città che vi
consiglio da visitare.
Nella quarta tranche descriverò Genova, Lucca, Firenze, Siena ed Arezzo; a seguire invece riporto i
link delle tranche che completano l'intero panorama italiano:
- PARTE 1: 30 citta artistiche da visitare: Bergamo, Milano, Verona, Venezia e Torino.
- PARTE 2: 30 citta artistiche da visitare: Trento, Trieste, Mantova, Cremona e Padova.
- PARTE 4: 30 città artistiche da visitare: Genova, Lucca, Firenze, Siena e Arezzo.
- PARTE 5: 30 città artistiche da visitare: Urbino, Ancona, Perugia, Roma e Napoli.
- PARTE 6: 30 città artistiche da visitare: Matera, Bari, Lecce, Messina, Palermo.
Quella di Bologna è la Piazza Maggiore, non la Piazza Grande ;)
RispondiEliminaInfatti. La piazza antistante alla basilica di San petronio è piazza maggiore . Piazza grande era detta dai bolognesi la odierna piazza Cavour.
EliminaGreat reading yoour blog post
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