Martin De Pasquale, mangiato da una mela. |
Classe 1988, Martin De Pasquale è uno studente argentino – di Buenos Aires – che ha fatto dell’utilizzo di Photoshop il suo biglietto da visita. Infatti le sue fotografie photoshoppate ad arte, hanno avuto effetto virale sui social network più diffusi nel globo – Facebook, Twitter e Pinterest su tutti – riscontrando anche una critica positiva sia sul piano artistico che tecnico.
Sicuramente la peculiarità delle immagini modificate dall’artista in erba è la forte connotazione macabra e surreale che le contraddistingue: infatti nella maggior parte degli scatti rivisitati, predomina un senso marcato di distorsione angosciante della realtà; uno sfociare continuo nell’illusione e nel surrealismo, che rendono paradossalmente gli scatti così credibili da sembrare delle vere e proprie istantanee non ritoccate.
Martin De Pasquale, preso da un attacco di fame. |
Martin De Pasquale, si spoglia di se stesso dopo una corsa rigenerante |
Martin De Pasquale, cavalca il suo cane gigante |
Un surrealismo che ricorda molto Magritte, Kahlo e Dalì nelle distorsioni del corpo di Martin – il più delle volte unico protagonista dei suoi lavori: un corpo che si divide in mille pezzettini, che si allunga in modo elastico e si smembra in componenti che si smontano e ammontano tra loro quasi come se egli fosse un cyborg. Lavori psichedelici che vedono la costruzione di un mondo tanto irreale quanto inverso, dove l’artista si rigenera da se stesso o si moltiplica per poter contemplare la sua essenza fisica; ma anche un mondo magico e fatato, ovattato nella presenza di cani giganti da cavalcare e teste staccate che diventano palloncini ad elio che volano nell’aria.
C’è da scommettere che se Martin De Pasquale dovesse decidere di perseguire la fortunata strada di fotografo artista, sicuramente riuscirà a raffinarsi ulteriormente ed a presentare lavori creativamente e tecnicamente ancora più interessanti, capaci non solo di coinvolgere qualunque spettatore nel meraviglioso, angosciante e paradossale mondo di cui è unico protagonista, ma addirittura trascinarlo emotivamente all’interno dei suoi scatti.
Martin De Pasquale, si ricarica smontandosi la testa scarica e montandosi la testa carica. |
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